L'artista Armand GuillauminNote BiograficheLa vita di Guillaumin è segnata dal suo amore per la pittura. Dopo aver trascorso l’infanzia a Moulins, a 16 anni viene mandato a Parigi a lavorare come commesso nel negozio dello zio, il quale, resosi conto della forte passione del nipote, ben presto lo autorizza ad iscriversi ai corsi serali dell’Ecole Municipale de déssin. Pur continuando a lavorare, frequenta poi l’Acadèmie Suisse, dove conosce Camille Pissarro e Paul Cézanne, con i quali resterà amico per tutta la vita. Nel 1863 partecipa proprio con quest’ultimo al Salon des Refusés, esposizione che non sarà presa in considerazione né dai critici né dal pubblico, ed assiste alle riunioni del Caffè Guerbois, che raccolgono intorno ad Eduard Manet tutta l’avanguardia artistica. Trova il tempo di dipingere accettando un lavoro notturno, finchè nel 1891 una grossa vincita al lotto gli consente di dedicarsi completamente alla pittura. Ma nonostante viva agiatamente, viaggi e conosca altre realtà, Guillaumin non cambia il suo modo di dipingere, rimanendo coerentemente ancorato alle prime istanze impressioniste. I paesaggi di Pointoise e di Auvers, gli scorci della periferia parigina, le vedute dell’amata Crozant, rimangono i temi preferiti della sua pittura. Fu questa limitatezza dei soggetti, questo ostinato ancoraggio alla ricreazione "della natura tocco a tocco" – come diceva Mallarmè - che relegarono Guillaumin all’ombra degli altri impressionisti? O non fu piuttosto l’agiatezza raggiunta con la vincita che gli consentì di non preoccuparsi né delle nuove ed ardite sperimentazioni che altri colleghi portavano avanti, né delle tendenze di mercato che l’avrebbero magari portato a maggiori vendite e quindi a maggiori guadagni? Articolo e foto gentilmente concessi dall'Ufficio Stampa della Fondazione Palazzo Brigherasio, Torino |