Le mostre dell'Artista Carlo RossiLe mostre...Nell'autunno del 1975 (ancora studente) esordisce con una prima mostra a Bologna nei locali del Club 37 esponendo incisioni all'acquaforte; nel 1976 allestisce due mostre personali, rispettivamente nel mese di giugno presso il proprio studio calcografico a Bologna, e in ottobre a Medicina (Bo), presso la Bottega d'Arte, presentato in catalogo da Romeo Forni e Alfonso Amorese. Gualtiero De Santi presenta una cartella d'incisioni realizzata per i tipi delle Edizioni Svolta di Bologna, Lino Cavallari lo presenta a Manduria (Ta) in occasione della mostra personale svoltasi nel gennaio 1977 nei locali della Galleria "Pliniana" e nel maggio dello stesso anno allestisce una quarta mostra a Sassoferrato (An) nei locali della Galleria "G.B. Salvi", in occasione della quale Walter Piacesi scrive: "[...] il Rossi ha lavorato di buona lena ed ha fatto tesoro della sua permanenza a Bologna [...]. Dall'esordio urbinate ad oggi il progresso è evidente. Io penso che questo giovane saprà riservarci altre sorprese, dandoci in futuro altre prove più convincenti delle sue capacità espressive". Tra il 1977 ed il 1983 Carlo Rossi interrompe la sua attività per concedersi una pausa di meditazione e di ricerca necessaria per portare a maturazione il processo evolutivo della propria creatività. Nel gennaio del 1983 si ripropone, ma nelle vesti di pittore, allestendo una mostra personale a Menton (Francia), nella Galleria "Janj Dudin". Nella sua pittura si nota "una raggiunta maturità [...] con una sua evidente personalità [...] tale da contraddistinguere definitivamente la sua arte di oggi" (gastone Pezzuoli). Nel maggio dello stesso anno nella cittadina messapica di Manduria (Ta) organizza in collaborazione con il Parametro Editore di Novoli (Le) nella Galleria Artas, la mostra di tempere e incisioni legate l'una all'altra in virtù di quel realismo che ha "i segni della quotidianità". Negli anni Ottanta altre esposizioni le realizza a Bologna (maggio 1984), presso la Galleria del Circolo Artistico, presentato nel catalogo da Mario De Marco, e a Marzabotto (Bo) (giugno 1987), nella Galleria di Marzabotto, dove espone 24 tavv. definite da Bartolomeo De Gioia "disegno a lacune che produce forme attraverso il bianco, ai cui limiti si fermano i segni neri dell'inchiostro: il bianco che non è vuoto ma luce, luminosità [...] che costruisce le forme in uno con lo spazio del foglio ripercorso da righe nere orizzontali e verticali che realizzano una banda oscura a mo' di maglia rete dalla quale traspare la luminosità". Mentre Remo Brindisi in occasione dell'esposizione pittorica realizzata nell'agosto 1991 a Lido di Spina (Fe), presso il Museo "Remo Brindisi", scrive in catalogo: "l'ho conosciuto come stampatore di alcune mie opere grafiche: uno stampatore attento, puntuale e rigoroso [...] poi l'ho scoperto come pittore e l'ho incoraggiato come ho potuto a impegnarsi sempre di più nell'attività artistica", continuando "è un pittore che dà corpo alle sue aspirazioni artistiche cogliendo nella intimità della sua natura più autentica ciò che in essa vive misteriosamente come arte". Scheda tratta dal catalogo a stampa della mostra (Novoli, Il Parametro, 1977)
Per contattare l'Artista:Per maggiori informazioni sull'artista Carlo Rossi e le sue opere potete visitare il sito internet personale dedicato all'artista all'indirizzo: www.carlorossi.it Scheda biografica a cura di Lorella Ingrosso - Testi e immagini sono stati concessi, a Japigia, per la pubblicazione su questo portale dall'Artista Carlo Rossi. |