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Cesnola, primo Direttore del Metropolitan Museum

Cesnola, primo Direttore del Metropolitan Museum

A Parigi, il 4 luglio 1866, nell'anniversario della Dichiarazione d'indipendenza americana, prese corpo l'idea di fondare a New York un museo per la città. Tale progetto venne ben presto sposato dalla cittadinanza americana che decise di creare la Metropolitan Museum of Art Association.

Il Consiglio Direttivo, dopo aver riunito, in tempi da record, una pinacoteca di centosettantacinque dipinti italiani, fiamminghi, francesi, olandesi, spagnoli e inglesi, affittò una prima sede nella Fifth Avenue, inaugurata nel 1870.

Il museo sarebbe rimasto per lunghi periodi in questi angusti spazi se le opere scoperte da Palma di Cesnola non fossero state acquistate. Esse interessavano anche la Francia che poco prima di Sédan aveva proposto un contratto di acquisto, offrendo un bastimento della sua flotta da guerra per il trasporto, ma la crisi sopraggiunta dopo la sconfitta travolse, con l'impero di Napoleone, anche il contratto già stipulato.

Due curatori del Metropolitan - Gordon e Blodgett - offrirono allora al Cesnola l'acquisto per cinquantatremila dollari in oro e gli offrirono anche la possibilità di disporre, ordinare e classificare tutta la collezione.

Così Luigi Palma, nel gennaio 1873 tornò a New York e fino settembre lavorò ad inventariare i materiali racchiusi in 370 casse. Il suo merito, riconosciuto, era stato quello di non voler disperdere, nonostante le ripetute offerte da altri musei d'Europa, i materiali trovati assicurandoli così ad una unica prestigiosa pubblica sede. Terminato un primo inventario si preparò a tornare al suo impegno di console a Cipro, ma proprio al suo arrivo nell'isola venne avvisato che il contratto per altri scavi doveva essere sospeso.

Coraggiosamente Cesnola procedette da solo nelle ricerche e, in tre anni, riuscì a raccogliere nuove opere fra cui argenti, bronzi, ori e le gemme del tesoro di Curium. Per questa seconda tranche di opere importantissime venne organizzata una nuova gara per l'acquisto mentre a New York i fondi scarseggiavano. E' allora che, con sorprendente partecipazione civica venne bandita sui giornali della metropoli americana una pubblica sottoscrizione, grazie alla quale in soli otto giorni vennero raccolti quarantamila dollari. 

Sui giornali londinesi comparve la proposta economica: il Metropolitan  offriva al conte Luigi Palma sessantaquattromila dollari per il tesoro di Curium e le nuove collezioni scavate. Il Cesnola telegrafò: "Sta bene. Tre evviva per il nostro prediletto museo di New York".

Nel 1877 divenne "patrono perpetuo", cioè direttore del Museo al quale dedicherà forze e competenze. Dotato di pieni poteri il generale Cesnola organizzò le gallerie artistiche e il 30 marzo 1880 venne inaugurato in Central Park il nuovo edificio. Cinquemila invitati sancirono il successo definitivo e la consacrazione di un lavoro di anni in cui ostacoli, fatiche, soddisfazioni e sconforti non scoraggiarono mai l'entusiasmo di questo piemontese capace e coraggioso.

A soli otto anni dalla nascita, il museo americano, arricchito di queste stupende collezioni, era in grado di competere con i più noti e antichi musei europei, ed era pronto per un percorso di successi ancora stupefacenti. Una serie di acquisizioni e di donazioni di benefattori si innescava a seguito delle realizzazioni del Cesnola che tuttavia veniva anche osteggiato e calunniato.

Nel 1879, infatti, fu accusato da un certo Gaston Feuardent di aver mal restaurato e in parte falsificato delle statue della collezione: ne nacque un processo che in novantacinque giorni tra l'ottobre 1885 e il febbraio 1886 sancì la vittoria del direttore del Metropolitan, scagionandolo da ogni accusa.

L'organizzazione del Metropolitan Museum fu in quegli anni una gloria del nostro generale che riuscì ad ingrandirlo, ordinarlo e a farlo illustrare con una dozzina di cataloghi nel migliore dei modi. Tra le realizzazioni particolari era la Gold Room che conteneva ori, argenti e gemme del tesoro di Curium e inoltre sigilli, monete e medaglie di straordinario valore storico. Il gusto e l'armonia dell'allestimento, la splendida illuminazione facevano delle sale del museo un luogo ambito per i sempre più numerosi visitatori; non mancava una eccezionale cura al mantenimento e alla pulizia di muri, pavimenti, bacheche, vetri che veniva periodicamente organizzata in modo completo. Si realizzava così per opera del direttore Cesnola una impostazione museografica esemplarmente moderna, precoce modello per ogni altra istituzione analoga nel mondo.

Comunicato segnalato da: Ufficio Stampa Fondazione Palazzo Bricherasio

Ultimo aggiornamento: 08/07/2005 (12:05)

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