Ferrara presenta il suo nuovo polo musealeMusArc Museo Nazionale di Architettura, dal 27 marzo al 2 maggio 2004 Ferrara si sta dotando di un polo museale tra i più innovativi in Europa e lo fa non creando nuovi edifici ma valorizzando una straordinaria sequenza di palazzi e parchi storici che costituiscono il cuore di quella straordinaria “Addizione Erculea”, voluta nel 1492 dal duca Ercole I d’Este, che raddoppiò la superficie della città e ne modificò radicalmente l’aspetto, provocando la celebre definizione datane da Jacob Burckardt di prima città moderna d’Europa. Una scelta controcorrente quando, come in questo caso, il Polo Museale è riservato all’Arte Moderna e Contemporanea. L’incarico di stendere uno studio di fattibilità del nuovo assetto del Polo Museale è stato affidato, dal Comune di Ferrara, all’architetto Massimo Carmassi. Le linee guida dello studio che Carmassi ha elaborato con la collaborazione, per la parte museografica, delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea e degli altri Settori interessati dell’Amministrazione Comunale, saranno presentate in una mostra di assoluto interesse metodologico, oltre che urbanistico, architettonico e museografico, allestita nella sede del MusArc - Museo Nazionale di Architettura - dal 26 marzo al 2 maggio prossimi. Il titolo dell’esposizione è: “Arte e Città. Il Polo Museale d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara”. L’apertura della mostra sarà preceduta, sempre il 26 marzo, da una presentazione dello studio e da una riflessione sui suoi esiti. Sono previsti interventi di Gaetano Sateriale, Sindaco di Ferrara, Carlo Magnani, Preside della Facoltà di Architettura dell’Università IUAV di Venezia, Massimo Carmassi, Professore Straordinario Docente di Composizione Achitettonica Urbana dell’Università IUAV di Venezia, Andrea Buzzoni, Dirigente del Settore Attività Culturali del Comune di Ferrara. Presiederà Nico Ventura, Professore Ordinario di Disegno Industriale al Politecnico di Milano e Direttore del MusArc. Al Polo Museale d’Arte Moderna e Contemporanea appartengono, con i loro splendidi parchi e giardini storici, Palazzo dei Diamanti, Palazzo Prosperi - Sacrati, Palazzo Massari, la Palazzina dei Cavalieri di Malta: un insieme veramente unico al mondo che, grazie a questo progetto, diverrà un sistema museale integrato, al quale s’intende annettere in futuro anche Palazzo Cesare d’Este. A tessere il legame tra palazzo e palazzo concorreranno gli straordinari spazi verdi di pertinenza che, restaurati e collegati tra di loro, estenderanno e salderanno il Polo Museale con l’area della Certosa e l’anello delle Mura rinascimentali, in un unicum di grande impatto evocativo. Tralasciando il tema dei servizi che risultano ovunque enormemente implementati, in estrema sintesi, la proposta museografica si è ispirata alle seguenti linee guida: - far sì che il piano terreno del Palazzo dei Diamanti e degli edifici attigui che ospitano il Museo del Risorgimento e della Resistenza e il Museo Michelangelo Antonioni, resi comunicanti tra loro dal restauro, possano assolvere le funzioni espositive svolte attualmente dalle Gallerie di Palazzo dei Diamanti e dal Padiglione d’Arte Contemporanea. L’accorpamento in sedi contigue delle mostre dedicate all’arte antica, moderna e contemporanea, oltre che opportuno dal punto di vista culturale, richiamerebbe, infatti, sul contemporaneo l’attenzione di un pubblico più ampio e costituirebbe un investimento importante per il futuro; - allestire in Palazzo Prosperi–Sacrati, valorizzandolo come merita, il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Filippo de Pisis”, arricchito da opere attualmente non esposte per carenza di spazi e conservate in luoghi inidonei e difficilmente accessibili. Qui troverebbe spazio, inoltre, il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea che conserva materiali di grande interesse oggi non consultabili né tanto meno esponibili. Inutile sottolineare che la scelta di Palazzo Prosperi–Sacrati come sede del Museo “de Pisis” contribuirebbe anch’essa ad accrescere il peso dell’arte moderna e contemporanea nelle strategie espositive dell’Amministrazione Comunale; - creare le condizione affinché il complesso Palazzo Massari – Palazzina dei Cavalieri di Malta: a) continui a ospitare, al piano nobile, il Museo dell’Ottocento e il Museo Giovanni Boldini in spazi più ampi che consentano di esporre a rotazione anche la ricca e importante produzione grafica di Boldini; b) divenga sede del Museo dell’Illustrazione, così da sottrarlo all’isolamento dell’ubicazione attuale di via Frescobaldi, aggregarlo al polo museale al quale per sua natura appartiene e procurargli il vantaggio di un maggior flusso di visitatori; c) accolga, al piano terreno, il Museo Michelangelo Antonioni e il Museo del Risorgimento e della Resistenza; d) ospiti infine, negli spazi residui, tutti gli uffici e i depositi delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea e altri servizi; - permettere alla Sala Polivalente, esaurita la sua funzione di deposito temporaneo di opere d’arte, indispensabile in fase di restauro degli edifici, di tornare a svolgere quella di spazio culturale polivalente a beneficio delle Gallerie, ma anche di altre iniziative dell’Amministrazione Comunale; - adibire il Padiglione d’Arte Contemporanea a sede dell’attività espositiva dei musei ospitati nel complesso Palazzo Massari – Palazzina dei Cavalieri di Malta , con particolare riferimento al Museo dell’Illustrazione e al Museo del Risorgimento e della Resistenza. Manca all’appello, tra gli edifici che fanno parte naturalmente di questo “quartiere” dell’arte moderna e contemporanea, Palazzo Cesare d’Este. C’è da augurarsi che si renda disponibile un giorno poiché, lungi dal rimettere in discussione le scelte di fondo di questa proposta, la fruibilità dei suoi spazi ampi e duttili sarebbe preziosa per rendere ancor più razionali e coerenti le destinazioni d’uso degli altri edifici del polo museale, ne svilupperebbe enormemente le potenzialità, ed eliminerebbe un’evidente soluzione di continuità in questa straordinaria “addizione culturale” al tessuto urbanistico della città. - “ARTE E CITTA". Il Polo Museale d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara”. Ferrara, MusArc - Museo Nazionale di Architettura (via XX Settembre, 152) , dal 27 marzo al 2 maggio 2004.
- Orario: dal martedì al sabato, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18. Lunedì chiuso.
- Mostra promossa dal Comune di Ferrara e da Ferrara Arte
- Catalogo edito da Ferrara Arte.
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