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Mostra dedicata all'artista Mirko

Archivio 2004 - Dal 17 aprile al  31 maggio 2004

 Excalibur Arte contemporanea nella sededi Solcio di Lesail 17 aprile p.v. alle ore 17.00, inaugura la mostra personale "MIRKO" disegni e sculture di Mirko, sono circa 20 disegni e 15 sculture che l'artista ha realizzato negli anni 50 e 60.

Note biografiche dell'artista Mirko

Mirko nato a Udine nel 1910 in una straordinaria famiglia di cui si ricordano il padre pittore e decoratore con bottega a Udine, i fratelli Dino, anch'egli scultore e Afro, pittore.

In seguito alla morte del padre compie gli studi in un collegio protestante con i fratelli. Espone per la prima volta nel '28 nella mostra "Scuola D'Avanguardia Friulana". Alla vigilia della seconda guerra , Mirko è fra gli astri nascenti della scultura italiana: ha frequentato a Milano lo studio di Arturo Martini assieme ai fratelli ed ha stretto a Roma un profondo legame di amicizia con Corrado Cagli, di cui sposerà la sorella Serena. Durante un soggiorno a Parigi nel '37, viene in contatto con le espressioni più vive della scultura internazionale, orientando la su ricerca secondo gusti e interessi nuovi. E' in questo periodo che inizia quella che il poeta Ungaretti chiama "L'anabasi" di Mirko, un lungo viaggio alla ricerca del significato segreto dell'arte.

L'incontro con le avanguardie europee ritornerà nel suo capolavoro: le tre cancellate che chiudono il Mausoleo delle Fosse Ardeatine a Roma, dove raggiunge il massimo dei suoi vertici in un'opera di 3 metri per sei. Con questi tre, chiamiamoli pure musicalmente "movimenti", Mirko ha levato altissimo, nudo e puro un canto senza patri.

Sempre su scala monumentale modella e dipinge tra il 51 e il 52 il Soffitto della sala delle Assemblee generali del Palazzo della FAO a Roma, corredato da vetrate policrome e da una balaustra in cemento mosaicato. Del 54 è la Croce per il monumento ai Caduti per la libertà a Mauthausen. E' il periodo in cui sta lavorando a lastre di rame e ottoneritagliate e poi sollevate, piegate e spinte verso varie direzioni, che creano un fortissimo respiro chiaro e oscuro, una sorta di ritmo ondulato vuoto e pieno. Il secondo dopoguerra, dagli anni Cinquantain poi, lo vede tra i massimi esponenti dell'arte mondiale, alla continua ricerca delle figure del mito e del sacro attraverso la sperimentazione di nuove forme e di nuovi materiali.

Nel '55 riceve il Premio per la scultura alla Biennale di San Paolo del Brasile, nel‘ 57 il premio di Scultura Internazionale di Carrara, e nel 59 il premio dell'Accademia Nazionale dei Lincei.

Ha partecipato alla Quadriennale Romananel '36 e alla Biennale di Venezia nel '39 , nel '36 , nel '52- '59-'60 –'65-'66. Nominato insegnante ad Harvard (Cambridge- Massachusets) nel '57, alterna con profonda passione l'insegnamento dei modi dell'arte alle giovani generazioni con l'attività di scultore, trascorrendo parte dell'anno negli Stati Uniti e parte in Italia.

Muore prematuramente a Cambridge nel 1969. Il lavoro di Mirko è un ininterrotto viaggio alla ricerca dell'esperienza della materia , lavoro alla cui base sta il disegno. Sul disegno di Mirko molto è stato scritto da artisti, critici e letterati. Vale la pena di riportarequello che scrive a tal proposito Cesare Brandi: "Ma non mi scorderò di averlo visto lavorare: la velocità del segno, quando disegnava a rovescio, come uno stiletto, e il segno sembrava sfiggere sulla carta, come un ferro rovito nell'acqua "...Sempre Brandi poco prima aveva annotato che Mirko" allora disegnava al rovescio, su di un foglio di carta carbone. Non era un motivo snobistico, come non era snobistico, per Leonardo scrivere da destra a sinistra: ma con quella sorta di scultura speculare, Mirko era potuto giungere oltre Arturo Martini. Egli dà alla mano la prosecuzione del cervello, e, solo se le mani "sanno fare", in un'arte legata al mestiere, è possibile maturare. La novità del modo di lavorare di Mirko è che sembra trattare la materia dall'interno, e non dall'esterno. E' lo stesso processo degli scultori greciche nessun altro scultore moderno impiega al di fuori di lui. La mostra allestita alla Galleria d'Arte Excalibur è un importante appuntamento per poter ammirareuna tale inedita e rara raccolta di opere di Mirko Basaldella provenienti dalla raccolta privatadella nipote Catine Basaldella. La mostra prosegue fino al 31 maggio 2004.

Informazioni sulla mostra

  • Inaugurazione Sabato 17 aprile 2004 ore 17.00
  • Sede Solcio Di Lesa, S.S. del Sempione, ang. via Borroni,1
  • Telefono: 0322/772093
  • Durata 17 aprile – 31 maggio 2004
  • Orario 10.00-12.30 – 15.30-19.30 (da martedì a domenica – chiuso lunedì)
  • Organizzazione Wilma Brioschi
  • Ufficio Stampa Federico Pezzè
  • Catalogo in galleria a cura di Flaminio Gualdoni

Comunicato curato da: Galleria d'Arte Excalibur

Ultimo aggiornamento: 15/06/2004 (12:45)

Letture collegate

Altro su questo portale:

Ragionamento su Mirko: Ragionamento su Mirko - Flaminio Gualdoni.

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