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Mostra: Le Opere e i Giorni

Archivio Dal 18 giugno al 30 settembre 2004

Le Opere e i Giorni – Tre mostra ideata e curata da Achille Bonito Oliva

  • Mostra Le Opere e i Giorni – La Vanitas
  • Ortus Artis – sezione di architettura del paesaggio
  • Durata mostra 18 giugno – 30 settembre
  • Durata evento triennale 2002 – 2003 – 2004
  • Luogo Certosa di San Lorenzo a Padula (Salerno)
  • Consegna delle celle agli artisti 29 maggio 2004
  • Apertura e inaugurazione 18, 19 e 20 giugno 2004
  • Orario h. 9 – 20 tutti i giorni
  • Ingresso mostra libero
  • Ingresso Certosa euro 4

Con le tre giornate inaugurali del 18, 19 e 20 giugno 2004 si apre al pubblico la terza e ultima edizione della mostra Le Opere e i Giorni concepita come iter triennale, ideata e curata da Achille Bonito Oliva alla Certosa di San Lorenzo a Padula. Dopo il Verbo e il Precetto, il tema affrontato quest'anno è quello della Vanitas.

La mostra è promossa dalla Soprintendenza di Salerno e Avellino, e si avvale del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Campania e della Provincia di Salerno. Anche quest'anno le Opere e i Giorni fanno parte degli Annali delle Arti, un progetto promosso dalla Regione Campania, ideato e diretto da Achille Bonito Oliva.

Gli artisti partecipanti, ai quali le celle saranno consegnate il 29 maggio 2004, sono invitati ad elaborare un'opera con i linguaggi più disparati, capaci di rappresentare una tematica legata alla finitezza delle cose e al trascorrere del tempo, elementi fondamentali del concetto di Vanitas.

Come per le altre due edizioni, le celle dei monaci sono trasformate in "ateliers" dove gli artisti si stabiliscono, sulla falsariga della "vita certosina", per creare i propri lavori secondo le diverse attitudini ed espressioni artistiche: pittura, scultura, fotografia, video, istallazioni e performance, musica, regia, danza, teatro, prosa e poesia.
Anche quest'anno i lavori sono ambientati nei diversi spazi della Certosa: granai, cucine, forni, cantine, chiostri, portici, Scalone Monumentale, Sala del Capitolo, chiesa, cappelle.

Il progetto relativo al destino delle opere realizzate ed esposte nel triennio, è quello di renderle patrimonio della Certosa per costituire una collezione permanente di Arte Contemporanea, nucleo del nuovo CO.RE. Museo, una sinergia tra la Regione Campania e la Soprintendenza di Salerno e Avellino.

La riflessione sulla Vanitas è presente in ogni momento della vita del certosino e si può considerare il valore fondante della sua esistenza mistica. L'ora et labora benedettino si trasforma, attraverso l'operare degli artisti contemporanei invitati ad abitare le celle, nel certosino ora et elabora.
Achille Bonito Oliva commenta: "La Vanitas è un genere molto rappresentato nella storia dell'arte. Gli artisti del passato ci hanno consegnato opere esemplari che conservano tuttora una grande attualità".

Con l'imminente istituzione del CO.RE. Museo si attua il progetto della Soprintendenza volto alla promozione dell'arte contemporanea all'interno di musei statali ed edifici storici, un tempo luoghi deputati ad ospitare l'arte antica. Come afferma il Soprintendente di Salerno e Avellino Francesco Prosperetti, "questa operazione inserisce la Certosa nel circuito degli spazi monumentali -musei, gallerie, centri d'arte e fondazioni- che ospitano la straordinaria creatività contemporanea". Tema centrale della mostra è il "memento mori" che, come dice Maria Giovanna Sessa, direttore della Certosa di San Lorenzo: "è il monito che riecheggia negli antichi spazi della Certosa e che si palesa in ogni decorazione e rappresentazione artistica".

Circa cento gli artisti coinvolti nel triennio, dei quali quarantaquattro invitati nel 2004: Ghada Amer, Elisabetta Benassi, Monica Biancardi, Bianco e Valente, Pietro Capogrosso, Patrizia Cavalli, Loris Cecchini, Paolo Chiasera, Enzo Cucchi, Alvin Curran, Ousmane Ndiaje Dago, Mario Dellavedova, Baldo Diodato, Isabella Ducrot, Maurizio Elettrico, Federico Fusi, Alberto Garutti, Kendell Geers, Piero Golia, Dino Innocente, Emilio Isgrò, Anish Kapoor, Sol Lewitt, Renato Mambor, Flavia Mastrella, MK, Liliana Moro con Vincenzo Cabiati, Paul Morrisey con Veruschka, Moataz Nasr, Nam June Paik, Maria Pizzi, Marialba Russo, Virginia Ryan, Remo Salvadori, Franco Scaldati, Grazia Toderi, Franco Vaccari, Wainer Vaccari, Franz West con Tamuna Sirbiladze, Sislej Xhafa, Gilberto Zorio.

Gli artisti coabiteranno con le opere realizzate dai partecipanti alle prime due edizioni: Mario Airò, Maja Bajevic, Nanni Balestrini, Per Barclay, Massimo Bartolini, Betty Bee, Alfonso Benadduce/Francesca Cutolo/Benedetta Jacovoni, Carlo Benvenuto, Antonio Caggiano, Maurizio Cannavacciuolo, Gianni Caravaggio, Letizia Cariello, Sandro Chia, Nicola De Maria, Alessandro Diaz De Santillana, Ilaria Drago, Jan Fabre, Gianandrea Gazzola, Pia Gazzola, Thorsten Kirchoff, Isabella Gherardi, Robert Gligorov, H. H. Lim, Rosaria Lo Russo, Mimmo Jodice, Mark Kostabi, Miriam la Plante, Amedeo Martegani, Fabio Mauri, Dorte Meyer, Gianmarco Montesano/Giulia Basel, Hidetoshi Nagasawa, Raffaella Nappo, Luigi Ontani, Tommaso Ottonieri, Mimmo Paladino e Toni Servillo, Luca Pancrazzi, Luca Maria Patella, Perino & Vele, Mimma e Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Alfredo Pirri, Antonio Rezza/Flavia Mastrella, Lucia Ronchetti, Franco Scognamiglio, Lorenzo Scotto di Luzio, Elisa Sighicelli, Roberta Silva, Marianna Troise, Alessandra Vanzi, Lello Voce, Giuseppe Zevola, Natalino Zullo.

Anche quest'anno si inaugura la sezione dedicata all'architettura del paesaggio Ortus Artis curata da Achille Bonito Oliva, e organizzata dalla Soprintendenza con lo studio.eu di Berlino. La mostra consente di ammirare la realizzazione dei progetti, nei giardini delle celle, elaborati da
architetti paesaggisti contemporanei di rilevanza internazionale in consonanza con le opere degli artisti. Una particolare attenzione è rivolta anche agli aspetti del recupero filologico del giardino storico. I paesaggisti invitati a operare nei giardini sono: Henri Bava, Francia; Bet Figueras, Spagna; Guido Hager, Svizzera; Joao Ferreira Nunes, Portogallo; Stefan Tisher, Germania.
Accanto ai nuovi interventi si possono ammirare i giardini creati per la precedente edizione da Atelier le Balto, Francia; Victor Beiramar Diniz, Portogallo; Helene Hölzl, Italia; Topotek 1, Germania; West 8, Olanda. Sarà allestito anche il giardino progettato dagli allievi della Facoltà di Architettura dell'Università "la Sapienza" di Roma prescelto tra quelli progettati durante il work shop dello scorso anno.

Il "giardino delle conserve" diviene oggetto di esercitazione durante il work-shop di settembre, riservato a studenti di dieci università italiane e straniere; in tale occasione sarà realizzato nel giardino di una cella il progetto premiato per il work-shop dello scorso anno. La manifestazione è completata da un convegno internazionale sul paesaggio curato da Paola Capone. Gennaro Miccio, conservatore della Certosa di Padula, afferma: "quest'anno Ortus Artis rivolge l'attenzione non solo alle problematiche progettuali del giardino contemporaneo ma anche alle più vaste tematiche del paesaggio e delle sue modificazioni".

La manifestazione nel suo svolgimento processuale è documentata da un video di Pappi Corsicato e dalle fotografie di Giulio Buono Studio Blu. Coordinamento esterno di Giuliana Picarelli.

Per la fine del 2004 verrà pubblicato da Skira il catalogo a cura di Achille Bonito Oliva, che comprenderà tutti gli interventi artistici delle tre edizioni.
La mostra nasce dal contributo di: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Direzione Generale per l'Architettura e l'Arte Contemporanee; Regione Campania – Assessorato ai Beni Culturali; Provincia di Salerno. In collaborazione con: Comune di Padula; Comunità Montana Vallo di Diano; Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano; ed è realizzata grazie al cofinanziamento dell'Unione Europea, "Le Opere e i Giorni" restituisce alla Certosa il ruolo di centro culturale, sociale ed economico del territorio e getta le fondamenta per creare al suo interno una raccolta permanente di arte contemporanea, con i lavori che nel corso del triennio gli artisti lasceranno nel complesso monumentale.

PROGETTO COFINANZIATO DALL'UNIONE EUROPEA Con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (F.E.S.R.)

Programma Operativo Regione Campania 2000 / 06 Asse 2 (Risorse culturali) – Misura 2.1 - azione d

Per informazioni al pubblico Certosa di Padula Tel. +39.0975.77745
Soprintendenza di Salerno Tel.089.2573.217

Ufficio Stampa Michele Faiella Tel. +39.089.2573217 – Fax +39.089.251727
Soprintendenza di Salerno Via Botteghelle 11- 84110 SALERNO

Comunicato segnalato da: Ufficio Stampa Soprintendenza di Salerno

Ultimo aggiornamento: 21/09/2004 (21:47)
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