Piccola Galleria Sutta Le Capanne Du RipaArchivio 2004: Specchia (Lecce) dal 07 al 22 agostoUn jeans, dismesso e irrigidito in una malgama di colori e scritte, che conserva ancora i toni originali dell'azzurro....., è pronto a cambiare funzione e ad assurgere ad opera d'arte. Esso urla ancora il suo esistere, la sua storia, i suoi significati. Il discorso sulla mostra, che Luigi De Giovanni tiene in questo periodo alla piccola galleria "Sutta Le Capanne Du Ripa" a Specchia, può incominciare dai jeans. In un angolo della saletta si trovano accatastate pittosculture, rigide e duttili elementi di una istallazione, sono un "mucchio di jeans dipinti", nei quali si percepiscono le urla delle scritte: morte, morire per...., distruzione, libertà, aiuto, urlo nel buio..... Alcuni jeans sono malamente appesi alle grucce e la loro instabile collocazione suggerisce la precarietà delle cose della vita; altri sono uniti o stesi a mo' di tela su rustici telai che sembrano, nonostante le scritte, rassicurare lo spettatore. Il mucchio, realizzato in modo apparentemente casuale, ha una sua logica, infatti se si prova a spostare i jeans che stanno nella parte superiore, si intravedono scritte e colori di quelli sottostanti e l'urlo dei primi si ripete e si amplifica. In quel mucchio c'è l'uomo e il jeans, umile pantalone da lavoro, simbolo di contestazione e ribellione, indumento snob moderno, invecchiato, macchiato e strappato in sartoria, racconta la storia. I jeans sono per De Giovanni il percorso dell'uomo d'oggi, disposto a tutto per ottenere il potere e la ricchezza, che si commuove per un fiore, un cucciolo, un fringuello, ma non sa vedere l'uomo che vicino a lui soffre. Si i jeans sono l'emblema della debolezza e della contraddizione umana. Distruzione, morte, urlo nel buio rimbombano nel mucchio ma le parole vivere e vita, anche queste scritte sui jeans, sembrano voler dare speranza. De Giovanni ha iniziato a dipingere queste opere, tutte realizzate su vecchi pantaloni jeans, negli anni ottanta e sono un'evoluzione di quelle materiche ed informali, realizzate con tecniche miste, intitolate "scalate sociali" e risalenti agli anni settanta. I jeans, simbolo dello sconforto che prova un ex utopista che pieno di speranze desiderava cambiare il mondo per renderlo migliore, sono i protagonisti della ricerca artistica del pittore. Le opere in mostra sono la denuncia di una delusione profonda di chi, perse le speranze di figlio dei fiori, si ritrova fra guerre fratricide, terrorismo, violenze ingiustizie e morte. Ecco "l'urlo nel buio" un'eco disperata che travolge l'umanità che va via via perdendo la speranza. Programma - Roma galleria d'arte "Della Tartaruga" dal 25 settembre al 05 ottobre 2004
- Cagliari galleria d'arte "La Bacheca" dal 09 al 22 ottobre 2004
- Lecce galleria d'arte "Il Raggio Verde" dicembre 2004
- Programma 2005
- Venezia galleria d'arte"III Millennio"
- Firenze galleria d'arte "Mentana"
- Filadelfia "Fiera dell'arte" Presentato dalla galleria d'arte "Mentana" di Firenze
Articolo curato da: Rosa F: Murgia Cell.3283516620 |