Un Artista Salentino: Liborio RiccioL'Abate Liborio RiccioLiborio Riccio, pittore salentino, nacque a Muro Leccese nel 1720. Figlio di poveri contadini si rivelò, sin da piccolo, un vero talento nella pittura, tanto da spingere i genitori a farlo studiare nel seminario vescovile di Gallipoli, dove il suo amore per l'arte crebbe nella contemplazione delle splendide tele del Catalano e del Coppola che addobbavano la splendida cattedrale di S. Agata. Il seminario di Gallipoli conserva, tra l'altro, alcune belle opere dell'Artista salentino; qui, infatti, in una cappella dedicata alla Vergine Immacolata è possibile ammirare le tele raffiguranti San Luigi e San Francesco Saverio. Ben presto si trasferì a Roma dove continuò gli studi ecclesiastici e, ovviamente, lo studio della pittura, frequentando la bottega del Maestro Corrado Giaquinto. Una volta completati gli studi, si dedicò completamente alla pittura. Il ritorno nel SalentoTornato nel Salento, nel 1755, Liborio Riccio eseguì a Gallipoli, nella Chiesa delle Anime del Purgatorio, il quadro della Madonna delle Grazie e, dal 1759 in poi, i dipinti delle pareti laterali della navata. Tra il 1759 e il 1760 e tra il 1771 ed il '72 gli vengono commissionati, sempre a Gallipoli, i dipinti dell'interno della chiesa confraternale della Purità. Ma l'artista Murese non fu dimenticato in patria. A Muro la sua maestria fu richiesta per abbellire l'interno della Chiesa Madre. Costruita ben prima della sua nascita, sul finire del 1600, fu abbellita da Liborio Riccio con numerose opere, tra cui ricordiamo i dipinti raffiguranti San Pietro e San Paolo, sopra i finestroni del coro, le grandi tele ai lati dell'altare maggiore raffuguranti il "Sacrificio di Abramo" e la "Liberazione del nipote Lot". In fondo alla chiesa è anche possibile ammirare la grandiosa tela del "Gesù che scaccia i mercanti dal Tempio", di ben otto metri per 5,5. La grandezza dell'opera e la maestria con cui la scena è rappresentata lasciano l'osservatore attonito. La figura del Cristo domina il grande dipinto mentre i mercanti sono intenti a raccogliere, in fretta, le mercanzie. L'abate Liborio Riccio morì a Muro l'11 settembre 1785.
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