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Jezabel e le altre

8 marzo 2007- ore 17,30 Jezabel e le altre

Le donne nei dipinti della Galleria Nazionale di Cosenza Cosenza, Palazzo Arnone 8 marzo 2007- ore 17,30

luca giordano -jezabel divorata dai cani (olio su tela) – sec. xvii (1680 ca, databile)

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali in occasione dell'Anno Europeo delle pari opportunità, all'insegna della promozione del principio della democrazia paritaria, partecipa alla Festa della donna con la manifestazione nazionale "La donna nell'arte".

La Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico della Calabria, diretta da Salvatore Abita, aderisce all'iniziativa con una conferenza dal titolo Jezabel e le altre - Le donne nei dipinti della Galleria Nazionale di Cosenza - che si terrà giovedì 8 marzo alle ore 17,30 a Palazzo Arnone.

Attraverso le parole suggestive e coinvolgenti di Rosanna Caputo, storico dell'arte della Soprintendenza P.S.A.E. della Calabria, saranno riletti alcuni capolavori della Galleria Nazionale di Cosenza che hanno come protagoniste straordinarie figure di donne e il loro ricco, intenso e spesso drammatico universo interiore.

Apre questo singolare excursus Jezabel, la regina idolatra che paga con una terribile morte la sua condotta dissoluta, ritratta da Luca Giordano attorno al 1680 in una composizione monumentale e di grande impatto scenografico che rimanda a Pietro da Cortona e Carlo Maratta.

Segue Sofonisba riceve la coppa di veleno di Mattia Preti, opera giovanile in cui si intravedono stilemi e contrasti luministici di matrice caravaggesca e in cui la vicenda di questa straordinaria eroina dell'antichità assurge a vero e proprio exemplum virtutis incarnando il coraggio e la determinazione in difesa della libertà e la dedizione e l'obbedienza al coniuge.

In questo percorso tutto al femminile seguono le belle " favole e historie "di Luca Giordano dedicate a La morte di Lucrezia e La morte di Cleopatra che, per impaginazione, caratteri formali e stilistici sono l'uno pendant dell'altro e in cui l'artista napoletano abbandona l'artificiosa e vaga pittura dorata, le forme diafane e dissolte privilegiando modi classicamente più equilibrati, sebbene innescati su di una rinnovata teatralità barocca.

Affascinante, poi, il dipinto di Mattia Preti Labano cerca gli idoli nel baule di Giacobbe (Storia di Rachele) detto Il corredo in cui la bella Rachele inganna il padre Labano con un atto di astuzia, dote tutta femminile.

Il posto d'onore in questa "Galleria" di donne spetta a Maria Maddalena. Cinque i dipinti che la raffigurano nei diversi momenti della sua straordinaria parabola esistenziale.

Andrea Vaccaro e Mattia Preti danno due belle interpretazioni del Noli me tangere quando la Maddalena incontra il Cristo risorto, non lo riconosce e lo scambia per il custode del giardino.

Il primo, uno dei pittori più versatili del Seicento napoletano, dà vita al Cristo risorto in veste di giardiniere appare alla Maddalena in cui gli echi del naturalismo napoletano, tutti evidenti e tangibili nella corposa e sensuale Maddalena, convivono con soluzioni classiciste di ambito romano - bolognese, che si palesano nelle fattezze e nell'espressività pacata e composta del Cristo.

Mattia Preti, nel Cristo risorto in veste di giardiniere appare alla Maddalena, tramite il taglio prepotentemente ravvicinato delle figure, imprime alla scena uno straordinario effetto in cui il senso del monumentale e del teatrale si realizza secondo i dettami dell'estetica barocca.

Luca Giordano è presente in questa iniziativa dedicata alla donna nell'arte con due dipinti che raffigurano la Maddalena penitente, ritratta secondo i consueti canoni iconografici desunti dalla Legenda Aurea di Jacopo da Varazze.

La Maddalena col Crocifisso, dal taglio scenico in orizzontale, richiama le sensuali dee sdraiate sui letti o sulle nubi delle “favole” mitologiche dipinte dal pittore.

L' uso del colore e la luce calda e dorata attestano un venetismo di marca tizianesca.

La Maddalena penitente per la morbida e rarefatta luminescenza, gli scorci paesaggistici in dissolvenza e l'eleganza delle forme si avvicina alle opere del periodo fiorentino e immediatamente successivo.

Chiude questo percorso il dipinto di Paolo de Matteis Le sante Maria Maddalena e Dorotea, in cui la Maddalena è raffigurata in gloria sorretta da angeli.

A tutte le donne che interverranno all’iniziativa verrà fatto omaggio di un CD realizzato dalla Soprintendenza P.S.A.E. della Calabria.

Fotografia in alto: Luca Giordano -Jezabel divorata dai cani (olio su tela) – sec. XVII (1680 ca, databile)

Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico della Calabria

Jezabel e le altre
Le donne nei dipinti della Galleria Nazionale di Cosenza Cosenza, Palazzo Arnone 8 marzo 2007, ore 17.30 Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico della Calabria: Soprintendente Salvatore Abita Organizzazione Soprintendenza P.S.A.E. della Calabria Rosanna Caputo Immacolata Dell’Aquila Patrizia Carravetta Attilio Onofrio

Ufficio stampa: Soprintendenza P.S.A.E. della Calabria Patrizia Carravetta- Silvio Rubens Vivone Tel. : 0984 795639 fax 0984 71246

Ultimo aggiornamento: 22/03/2007 (11:25)

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