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Mostra: Velázquez a Capodimonte

Napoli 19 marzo - 19 giugno 2005

opera di VelazquezLa mostra "Velázquez a Capodimonte" nasce dall'intenso rapporto di scambi e di collaborazioni scientifiche tra la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano e le principali istituzioni museali straniere e  italiane, intende essere un omaggio della città di Napoli al grande maestro sivigliano.  L'esposizione è curata da Alfonso E. Pérez Sánchez e Nicola Spinosa, con la collaborazione di Benito Navarrete e Salvador Salort Pons.

Nella capitale del viceregno spagnolo Velázquez - dopo tappe successive in altre città della penisola, per approfondire le sue conoscenze dell'Antico e della grande pittura del Cinquecento a Venezia, Parma e Roma - soggiornò in due occasioni (nel 1630 e nel 1649), confermando la giovanile attenzione per Caravaggio, per i pittori napoletani di area naturalistica (Battistello tra gli altri) e, in particolare, per l'opera del valenzano Jusepe de Ribera, attivo a Napoli già dal 1616.

"... Un genio ardito e penetrante, un pennello fiero, un colore vigoroso, un tocco energico, hanno fatto di Velazquez un artista celebre. I quadri di Carvaggio erano di suo gusto, quelli che lo colpirono di più ...". Scrisse, nel 1752,  Jacques Lacombe nel Dictionnaire portatif des Beaux Arts .

Trenta i dipinti esposti

Saranno circa trenta i dipinti esposti, selezionati tra i più significativi del pittore, che aiuteranno a ricostruire le fasi salienti della sua produzione pittorica: dagli esordi caravaggeschi con la Vecchia che frigge uova della National Gallery of Scotland di Edimburgo e l'Adorazione dei Magi del Museo del Prado, agli intensi ritratti ufficiali della maturità, fino alla sensuale immagine della Venere allo specchio della National Gallery di Londra, dipinta intorno al 1650, probabilmente durante il secondo viaggio in Italia.

Note Biografiche

Nato a Siviglia il 6 giugno 1599, Diego de Silva era figlio del gentiluomo di origine portoghese don Juan Rodríguez de Silva e della sivigliana Jerónima Velázquez, della quale adotterà il cognome, secondo l'usanza sivigliana. Nel dicembre 1610, Velázquez entrò giovanissimo nella bottega di Francisco Pacheco, diventandone l'allievo prediletto. 

Le sue prime opere, realizzate subito dopo l'apprendistato alla bottega di Pacheco, furono prevalentemente bodegones (scene di vita quotidiana con inserti di natura morta) e singolarissimi soggetti sacri come l'Interno di cucina con la Cena in Emaus della National Gallery of Ireland di Dublino, dove l'episodio religioso è dipinto in secondo piano, quasi un quadro nel quadro, rispetto alla  cucina in cui una giovane mora sbriga le faccende domestiche.
La svolta decisiva della sua carriera arrivò, tuttavia, nel 1623 quando il conte-duca de Olivares, potentissimo ministro del re Filippo IV, lo invitò a Madrid per realizzare un ritratto del Sovrano.

L'attività di ritrattista di corte lo portò a studiare Tiziano e, del grande artista veneziano, riuscì a cogliere la capacità di immedesimarsi nei personaggi che aveva rappresentato, catturandone il carattere e i pensieri. Iniziò, poi, a costruire le sue scene con un nuovo senso della monumentalità e attraverso una più attenta selezione dei colori.

Per migliorare il suo stile e aggiornare il proprio repertorio figurativo, tra il 1629 e il 1631 fu in Italia, dove visitò Genova, Milano, Venezia, Roma e Napoli. Rientrato a Madrid intensificò le sue attività ufficiali per conto della corte: dal 1634 al 1636 diresse la decorazione del "Salone dei Regni" nel nuovo palazzo del Retiro e, successivamente, quella del padiglione di caccia della Torre de la Parada nella foresta del Pardo.

In seguito, approfittando del rinnovo di alcuni saloni dell'Alcazar, il pittore chiese al re di poter tornare in Italia allo scopo di acquistare quadri e pezzi antichi. E a vent'anni di distanza, nel 1649, visitò le medesime città. Un lungo soggiorno a Roma costituì il punto culminante del suo viaggio, qui eseguì i Ritratti dei più importanti cardinali del tempo e, probabilmente, anche la Venere allo specchio (Londra, National Gallery), eccezionale risultato dello studio compiuto dall'artista sui modelli scultorei dell'arte antica e sui nudi femminili veneziani di Tintoretto e Tiziano.

Nell'ultimo decennio della sua attività, Velázquez compì una eccezionale rilettura della sua produzione, rielaborando la sua maniera sugli esempi più significativi della cultura pittorica veneziana. Tali elementi emergono anche nei numerosi ritratti dell'Infanta Margherita, primogenita del re, realizzati ripetutamente nell'arco di un decennio, seguendo quindi la progressiva trasformazione della bambina in una specie di 'manichino' di corte, circondato dai vezzi e dalle lusinghe dei cortigiani.

Nella primavera del 1660, Velázquez si recò nei Pirenei per allestire il padiglione delle nozze fra l'Infanta Maria Teresa e Luigi XIV di Francia; rientrato a Madrid a giugno, si ammalò poco dopo e morì il 6 agosto 1660. 

Informazioni sulla mostra

Posta sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la rassegna, progettata dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano, è stata promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Campania, Assessorato ai Beni Culturali, in collaborazione con la Regione Campania-Assessorato al Turismo, Provincia di Napoli-Assessorato ai Beni Culturali e il Comune di Napoli-Assessorato alla Cultura. L'iniziativa, che si è avvalsa dell'attribuzione di fondi stanziati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, si è realizzata con il contributo finanziario disposto dalla Regione Campania, che ha utilizzato a tal fine le risorse disponibili nell'ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale-Programma Operativo Regione Campania 2000-2006.

  • La mostra è organizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo, che intende così confermare il proprio impegno per la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale del Mezzogiorno.
  • Organizzazione tecnica: Civita.
  • Catalogo: Electa Napoli.
  • Informazioni: 848800288 -  cellulari ed estero 06 39967050
    Ufficio Stampa: Soprintendenza, Simona Golia tel. 081 2294478 fax 081 2294498;
    Civita, Barbara Izzo tel. 06 692050220 348-8535647 fax 06 69942202
    Electa Napoli, Giovanna Massa, tel. 081 7614682
  • Didattica: EducArte - Le Nuvole, Pierreci, Progetto Museo - tel. 081 7410067

Comunicato segnalato da Ufficio Stampa Civita

Ultimo aggiornamento: 29/06/2005 (12:17)
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