Lo Studiolo dell'Arte, lunedì dell'Angelo28 Marzo 2005 località CioloPasqua, pasquetta, lunedì dell'Angelo, proprio come angeli si spostano gli artisti dell'Associazione culturale artistica "Y" Acaya, questa volta in pochi, in modo intimo, si ritrovano in un angolo paradisiaco salentino: il Ciolo. Luogo incastonato nel promontorio Japigio pervaso dalla Japix, linea energetica che lo ha generato, la stessa che gli artisti sentono e che cercano di riversare in una dimensione sociale. Antonio Di Paola, Caterina Gerardi, Gix, Sandro Greco, Corrado Lorenzo, Lauretana Paladini (ideatrice e curatrice dell'evento), Cesare Piscopo e altri aprono le porte dello "studiolo", scelto per l'occasione, a chi non riesce ad eleggere un luogo ove abitare, a chi desidera non ingombrare uno spazio finito e prezioso, a chi non riesce a trovare la pace, a chi cerca sempre un rapporto diretto con la natura, ora, dopo un ostile inverno, più bella nei colori e nel nuovo tepore. Al Ciolo, vicino al ponte, nella casa di Cesare, sua residenza estiva, messa a disposizione ed eletta "studiolo" per le sue peculiari caratteristiche: grotta, torre, pietraia, nave, zattera, terrazza, finestra aperta sul mare, sul mondo a levante; in questo ambiente abbiamo voluto una galleria che edifica l'essere e lo fa rinascere. Estemporanea è definita l'azione estetica concepita come passeggiata/convivio all'insegna del sole, tra pietra e mare, il riverbero dei colori e degli odori che sollecitano appena le meningi. Differenziarsi nel luogo, contemplare senza studiate formule o sofismi: c'è chi non rinuncia a presentare fisicamente qualcosa, bozzetti, piccoli oggetti, c'è chi invece porta sé stesso, semplici gesti che non ingombrino un quadro come il panorama che è di per sé virtuale e virtuoso nel silenzio salentino; c'è chi sorprenderà nella manualità millenaria, un tempo quotidiana di valori plastici, mangerecci e divini, nell'agglutinare elementi poveri ed essenziali come l'acqua e la farina; chi invece con la farina fa vibrare la tesa membrana di un capretto e chi con le sue pietre, nelle quali l'acqua è elemento agglutinante che si fossilizza, ritrova la dimensione profonda. Chi con la propria valigia concettuale, chi invece con i propri cari per creare un contatto, un ponte verso tutti coloro che hanno bisogno di comunicare ed esprimere qualcosa, anche un piccolo sentimento: esserci. I promotori si mettono a completa disposizione di chi, recandosi nel luogo, in direzione Leuca, volesse fare tappa anche per un solo istante, qui troverà 50 metri prima del ponte sulla sinistra, lato mare, un cancello bianco, un manifesto pittografico amanuense con l'indicazione "Lo Studiolo dell'Arte, lunedì dell'Angelo" La Presidente Lauretana Paladini Comunicato segnalato da Cesare Piscopo |