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Pop Art Italia

Modena 17 aprile - 3 luglio 2005

POP ART ITALIA Modena, Galleria Civica, Palazzo S.ta Margherita e Palazzina dei Giardini 17 aprile - 3 luglio 2005

Si inaugura domenica 17 aprile 2005 alle 11 la mostra "POP ART ITALIA" allestita nelle sedi espositive della Palazzina dei Giardini e di Palazzo Santa Margherita in c.so Canalgrande a Modena.

La mostra, prodotta dalla Galleria Civica e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, si incentra sulla storia e sui protagonisti della Pop Art italiana e si propone come il seguito ideale di POP ART UK, una delle mostre di arte contemporanea di maggiore successo della scorsa stagione.

Attraverso le opere di una trentina di artisti, ricostruisce le vicende e il clima che nel corso degli anni Sessanta hanno dato vita a una "via italiana", autonoma e originale, al linguaggio Pop.

Gli artisti presenti rappresentano al meglio la Pop italiana e contribuiscono a definire modi e tempi della sua evoluzione. Si va da precorritori come Mimmo Rotella ed Enrico Baj (tra le loro opere esposte, si ricordano il celeberrimo decollages "Il Punt e Mes" del primo e le straniate visioni kitsch del secondo, come le strepitose rielaborazioni delle cartoline kitsch della fine degli anni Cinquanta o le altrettanto sorprendenti citazioni dai rotocalchi dell'epoca come "Des etres d'autres planetes violaient nos femmes" del 1959) ai grandi protagonisti della stagione romana come Mario Schifano, Franco Angeli e Tano Festa, tutti presenti con opere primarie degli anni Sessanta, Cesare Tacchi ("La poltrona gialla"), Umberto Bignardi, Giosetta Fioroni, Sergio Lombardo (del quale saranno presentati alcuni dei "Gesti tipici" dedicati ai grandi politici dell'epoca, da Kruscev a Kennedy), Renato Mambor, Fabio Mauri, Mario Ceroli, del quale verrà esposto, tra gli altri, il grande "Orologio" del 1964, esposto in occasione della sua personale alla Galleria La Tartaruga.

Accanto a questi nomi, va ricordato poi il gruppo milanese, vicino allo Studio Marconi - uno dei luoghi centrali di diffusione e affermazione della Pop nel nostro Paese, assieme alle storiche gallerie romane come La Tartaruga e La Salita - tra i quali spiccano i nomi di Valerio Adami, Emilio Tadini e Lucio Del Pezzo, autori di una Pop tesa a dialogare più con le coeve esperienze europee che con quelle americane. E ancora la cosiddetta "Scuola di Pistoia", che ha avuto la sua figura di punta in Gianni Ruffi, e figure anomale ma estremamente significative come quelle del toscano Alberto Moretti (sarà in mostra lo storico "Vegé" del 1964, pubblicato nel fondamentale volume di Mario Amaya "Pop as Art" già nel 1965), del milanese Silvio Pasotti, autore di assemblage capace di giocare ironicamente con il nuovo gusto "medio" italiano del tempo, del bolognese Concetto Pozzati, tutti in diverso modo testimoni di un cambiamento fondamentale nella storia e nel costume dell'Italia del dopoguerra.

Accanto a questi nomi, unanimemente considerati protagonisti di questa stagione e di questo stile, saranno in mostra anche opere di autori che attraverso il linguaggio Pop sono passati solo per una breve stagione della loro vicenda creativa, ma che hanno contribuito a determinare le sorti e le immagini di questo periodo e di questa tendenza. Si tratta di artisti come Domenico Gnoli, Michelangelo Pistoletto (del quale verrà esposto uno straordinario "Specchio" del 1960, Jannis Kounellis, Aldo Mondino, Pino Pascali, artisti tra i più noti dell'arte italiana della seconda metà del secolo, le cui figure sono divenute, a loro volta, icone del mondo artistico contemporaneo.

Se per l'Inghilterra si poteva parlare di una "Swinging London", in questo caso si potrà parlare di un'arte della "dolce vita" o del "boom economico", momenti cruciali nell'evoluzione della società e del costume italiano del XX secolo.

La pittura e la scultura, lo strano connubio tra Michelangelo e la Coca Cola, dunque, ma anche il più ampio contesto culturale nel quale queste opere sono nate, saranno i protagonisti di una mostra e di un catalogo che uniscono il rigore scientifico degli studi a una spettacolare presentazione di alcune delle opere più sorprendenti dell'arte italiana del dopoguerra.
La mostra resterà allestita fino al 3 luglio 2005.

Informazioni sulla mostra

  • POP ART ITALIA 17 Aprile - 3 luglio 2005Modena, Sala Grande di Palazzo S.ta Margherita e Sale Nuove, c.so Canalgrande 103, Palazzina dei Giardini, c.so Canalgrande
  • Produzione: Galleria Civica di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
  • Cura : Walter Guadagnini, Luca Massimo Barbero
  • Orari: da martedì a venerdì 11-13; 16,00-19,00 sabato, domenica e festivi 10,30 -19,00 Chiuso il lunedì, giovedì gratuito
    Settimana della Cultura ingresso gratuito
  • Ingresso: euro 5,00, ridotto euro 2,50, gratuito per minori di 18 anni e maggiori di 60
  • Ufficio Stampa: Studio Esseci tel 049/663499
  • Informazioni : Tel. 059 206911/206940 fax 059 206932

Comunicato segnalato da Studio Esseci

Ultimo aggiornamento: 08/07/2005 (12:02)
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