Ritratti dal Museo di Belle Arti di Budapest1 ottobre 2004 - 23 gennaio 2005Da Raffaello a Goya. Ritratti dal Museo di Belle Arti di Budapest Palazzo Bricherasio 1 ottobre 2004 - 23 gennaio 2005 Raffaello, Dürer, Tintoretto, Tiziano, Bellini, Rubens, Veronese, Van Dyck, el Greco, Goya... Per la prima volta in Italia, a Palazzo Bricherasio, i tesori della Galleria degli Antichi Maestri del Museo di Belle Arti di Budapest, scelti da Vittorio Sgarbi e Vilmos Tatrai. 82 opereSono 82 le opere, scelte nel vastissimo corpus di una delle più importanti collezioni di pittura del mondo per dare vita alla mostra Da Raffaello a Goya. Ritratti dal Museo di Belle Arti di Budapest, che sarà a Torino, a Palazzo Bricherasio, dal 1 ottobre 2004 al 23 gennaio 2005. Curata da Vittorio Sgarbi, Vilmos Tatrai - conservatore del Museo ungherese - e Daniela Magnetti - direttore della Fondazione Palazzo Bricherasio - l'esposizione offrirà, attraverso la tematica del ritratto, grandi capolavori di Maestri quali Raffaello, Durer, Rubens, Tiziano, Tintoretto, Veronese, Bellini, El Greco, Goya, Van Dyck e altri ancora, concentrandosi sulla Galleria degli Antichi Maestri, nella quale sono racchiusi capolavori della pittura europea dal XII al XVIII secolo, e dove la scuola italiana occupa una parte predominante, anche se notevole e prestigiosa è la presenza di artisti olandesi, tedeschi, austriaci, francesi e spagnoli. Inoltre saranno esposti a Torino, per la prima volta dopo il restauro, alcuni dipinti di considerevole interesse, conservati finora nel deposito del Museo di Belle Arti di Budapest. Ma, nella mostra torinese, il ritratto sarà anche il pretesto per percorrere un affascinante itinerario attraverso la moda, i gusti, gli atteggiamenti delle diverse epoche e un'occasione per approfondire l'analisi delle posizioni sociali e delle doti intellettuali e morali dei personaggi raffigurati. Il percorso espositivo sarà articolato in diverse sezioni.In quella dedicata a L'immagine dell'individuo sarà possibile ammirare uno dei più famosi capolavori del Museo ungherese, il Ritratto di giovane eseguito da Raffaello in età giovanile, che esemplifica perfettamente il concetto di ritrattistica cinquecentesca di tipo privato; il Ritratto di uomo del Veronese, in cui il modello anonimo ci guarda con provocante sicurezza; e ancora il Ritratto della signora Bermùdez, opera su tela di Francisco de Goya, in cui il vestito decorato con nastri e tulle ed una scatola da cucito di velluto rosso che si riflette sulle mani della dama, ci ricordano le opere di Manet di decenni successivi. Tra gli Studi dal vero sarà presente un magnifico Studio di testa d'uomo di Rubens, in cui la scioltezza della tecnica sottolinea la grande capacità d'indagine sull'immagine umana e sull'espressività dell'artista di Anversa, mentre nella sezione dedicata a I Sovrani, i nobili e i ritratti di corte si potrà ammirare, oltre al malinconico ritratto di Caterina Cornaro di Gentile Bellini, due ritratti di Dogi: uno eseguito da Tiziano per Marcantonio Trevisani, eletto Doge di Venezia nel 1553 e l'altro realizzato dal Tintoretto per Pietro Loredan. E ancora, in quella dedicata a Le coppie spicca il Ritratto di coppia sposata di Van Dyck un dipinto, databile intorno al 1620, che colpisce per l'alta definizione psicologica dei due aristocratici personaggi, ritrosi e amabili al tempo stesso. Altre sezioni si soffermano sulle diverse interpretazioni del ritratto (Ritratti di famiglia, Ritratti di bambini, Ideali di bellezza femminile, Il ritratto del committente, Ritratto ed allegoria, Autoritratti e ritratti d'artista, Rappresentanti di mestieri, Fra ritratto e pittura di genere) dando un ampio ed esauriente spaccato sia del genere - che dopo il soggetto religioso costituisce la presenza più cospicua nel corso della storia dell'arte - sia del Museo di Belle Arti di Budapest, "la cui storia - dice Sgarbi - non solo s'inserisce perfettamente nel solco di una comune storia europea del museo e del collezionismo artistico, ma è anche una istituzione che come poche altre ha dato un contributo di primaria importanza nella definizione dell'identità culturale della propria nazione e della grande Europa." Scheda Tecnica- Sede: Palazzo Bricherasio, Via Lagrange 20 - 10123 Torino
TEL. 011/5711811 - FAX 011/5711850 - Date: Dal 1° ottobre 2004 al 23 gennaio 2005
- Orario: lunedì: 14.30 - 19.30; Da martedì a domenica 9.30 - 19.30
- Apertura serale: giovedì e sabato fino alle 22.30
- Ingresso: Intero Euro 7,00; Ridotto Euro 5,00; Gruppi e convenzioni Euro 6,00
- Audioguide: Singola Euro 3.00; Doppia: Euro 4.50
- Prevendite: Circuito Ticketone: 02/392261
- Prenotazioni: Ufficio gruppi Palazzo Bricherasio Tel. 011/5711807 Promozioni e gruppi ticketone Tel. 02/39226290
- Enti Promotori: Fondazione Palazzo Bricherasio; Museo di Belle arti di Budapest
- Con il Contributo:Regione Piemonte; Provincia di Torino; Comune di Torino; Compagnia di San Paolo; Fondazione CRT; Camera di Commercio di Torino
- Ideazione e Realizzazione: Fondazione Palazzo Bricherasio Museo di Belle arti di Budapest
- Curatela: Vittorio Sgarbi, Vilmos Tatrai, Daniela Magnetti
- Organizzazione: Fondazione Palazzo Bricherasio
- Direzione: Daniela Magnetti
- Ufficio Stampa: Fondazione Palazzo Bricherasio Electa, Milano
- Catalogo: Electa, Milano
Comunicato e foto a curati da: Ufficio Stampa Fondazione Palazzo Bricherasio |